Virginie Despentes, classe 1969, degna figlia della X Generation scrive a poco più di 20 anni il suo primo romanzo “Scopami”. Un vero caso letterario.
Distribuito da Fandago Libri, “Baise moi” uscito in Italia con il titolo “Scopami”, è il primo romanzo scandalo della scrittrice e regista Virginie Despentes.
Nel 2000 in collaborazione con la regista ed ex attrice porno Coralie Trihn Thi, esce il film omonimo, che viene però censurato su denuncia di alcune organizzazioni di destra.
Nata a Nancy da una madre femminista militante e da un padre attivista politico, non ha alcuna difficoltà ad entrare in contatto con il movimento e ad esprimersi senza doversi piegare alle regole del socialmente accettabile dell’epoca.
Legge Annie Sprinkle pioniera dell’attivismo pro-sex e madre del post porn. Un porno nuovo ispirato da una sessualità libera, finalmente non machista ed eteronormata.
Si trasferisce a Parigi, dove vive da protagonista il movimento punk, la più spettacolare subcultura basata sul rifiuto della società e delle sue regole.
Il punk e la sua musica che, ritroveremo protagonista nella trilogia di Vernon Subutex.
Parigi, la militanza punk, i concerti e poi la prostituzione, che descrive con queste parole:
Sono stata a letto con centinaia di maschi senza mai rimanere incinta, e comunque sapevo dove andare ad abortire, senza l’autorizzazione di nessuno, senza rischiare la pelle.
Sono diventata una puttana, ho passeggiato per la città con tacchi alti e profonde scollature, senza doverne render conto a nessuno, ho incassato e speso ogni centesimo che ho guadagnato
Virginie Despentes descrive se stessa uno spirito libero ed io le credo ciecamente.
Le protagoniste di “Scopami”, Manu e Nadine sono due eroine del cattivo gusto.
Due regine dell’abuso subìto ed inflitto ed è impossibile non empatizzare con loro, non tifare per loro malgrado lo scempio che fanno dei corpi altrui e dei loro.
Nel suo romanzo-scandalo mette dentro tutta la miseria della periferia parigina e tutto l’orrore di due vite vissute ai margini di una società che, pagina dopo pagina, è sempre più ingiusta agli occhi di chi legge.
C’è tutto in questo libro. C’è l’orrore del sangue innocente versato e c’è l’amore, che si confondono tra puzza di vomito e la musica di un walkman. C’è il sesso goduto a forza, guardato, masturbato e venduto. C’è la morte e la disperazione di vite nate già fottute. Scritto con una passione da togliere il fiato, questo libro scava dentro la nostra cattiva coscienza senza lasciare scampo ai buoni sentimenti.
Una sorellanza scellerata al grido di “Bisogna abusare!”.
La furia rabbiosa degli ultimi, che danno ai primi un motivo per farsi odiare.
Sono la Principessa Astronauta e sulla mia astronave leggo libri per poterveli consigliare.
Leggere è un piacere quando la letteratura è fica.
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