La cronaca è piena di uomini che si ammazzano tra loro per uno sguardo ad una donna. Evitatevi il disturbo perché noi non siamo roba vostra.
Quasi non passa giorno che a qualcuno venga in mente di prendersi a sprangate per una donna. Come se noi fossimo una proprietà da difendere dalla cupidigia degli altri maschi della specie
Combattere per contendersi i favori di una femmina è una pratica naturale nel mondo animale, ma la seduzione in quasi tutte le specie è una sorta di danza circolare che prevede più bellezza che violenza.
Ci si mette in mostra, ci si stuzzica l’un l’altro, si sfoggia il piumaggio, si scappa o si fa finta di scappare per essere raggiunti. La danza si esaurisce con la scelta, che non comporta di diventare automaticamente roba vostra.
Gli atti di forza dei maschi, sono solo una dimostrazione muscolare della loro presunta virilità riservati ai loro competitor.
Non lo fanno per noi, perché poi all’atto pratico ci dobbiamo accoppiare, mica ammazzarci di botte!
Eppure parrebbe proprio che l’evoluzione della nostra specie abbia inciampato su qualcosa, regredendo alcuni uomini a primati.
Levatevi dalla testa il concetto romantico, che questi si menino come fabbri per conquistarci
Partiamo innanzitutto dal presupposto che la nostra specie non è monogama, a meno che ci volessimo definire monogami seriali.
Nella vita di ognuno di noi, i partner amorosi vanno e vengono e già solo questo dato basterebbe come prova incontrovertibile che nessuno è proprietà di nessuno.
Il problema semmai è culturale e sarebbe banale ridurlo ad esclusiva di categorie di individui socialmente svantaggiati, perché non è così.
A pensarci, mi vengono in mente certi testi di certe canzoni della musica trap tanto amata dai giovani di oggi. Gli insulti sessisti si sprecano e non per suscitare scandalo, ma perché non ci sarebbe niente di male a chiamare troia una ragazza che ti ha lasciato per un altro. Perché non ci sarebbe niente di male a picchiare un rivale per riconquistarla.
Eccolo qui un fulgido esempio di possesso main stream cantato con l’autotune.
Questi “artisti” con milioni di follower non sono socialmente svantaggiati, questi sono stronzi e comunque noi donne non siamo roba vostra neanche per farvi vendere dischi
Che ci sia in atto un processo di involuzione millenario lo proverebbero gli studi dell’antropologa lituana Marija Gimbutas (1921-1994).
Nelle sue ricerche descrisse gli insediamenti in Europa nel periodo che va dal 7000 al 3500 a.C. come civiltà delle donne.
Nei suoi scavi nelle sepolture, raccolse monili e statuette di divinità femminili della fertilità, che indicavano non ci fossero differenze sociali tra i defunti. Nessuna differenza tra maschi e femmine.
La civiltà precedente ai Sumeri e ai Greci nel vecchio continente, era una civiltà delle donne basata sull’eguaglianza tra i sessi e – guarda caso – pacifica come dimostrerebbe l’assenza di fortificazioni.
Quando dio era femmina il mondo era un posto migliore, perché siamo programmate per creare e non certo per distruggere
Eppure qualcosa è andato storto, basta uno sguardo che ci scappa il morto.
Il problema non è l’occhiata di un altro maschio al limitare dell’orlo di una gonna, ma la pretesa di possesso di un altro individuo che scatena tutto questo male.
Un male doppio, perché colpisce indistintamente il presunto avversario quanto la presunta vittima di quell’occhiata, svuotata della sua indipendenza, ridotta ad un oggetto che si possiede. Incapace di reagire di sua sponte, anestetizzata da un amore tossico che di amore non ha niente.
Resta il fatto che certi maschi della specie, non hanno capito un bel niente: che si rotolino a terra come fanno gli struzzi o si prendano a cornate tra loro come gli stambecchi, la natura insegna che siamo noi femmine a scegliere. Il problema semmai è che a volte scegliamo male.
Vi meritereste di rinascere pavoni, che se non riuscite ad accoppiarvi, saltate il giro e andate in bianco fino alla stagione successiva
Sono la Principessa Astronauta e vi dico che l’amore è un dono, non lo puoi comprare come il latte al supermercato. L’amore è un dono e i doni si contraccambiano…
Comments are closed.